Riverbero digitale

Non entreremo nella ormai annosa diatriba tra analogico contro digitale: sarà   meglio l’uno? meglio l’altro? Lasceremo le risposte all’utente, o meglio all’orecchio dell’utente che è sempre l’ultimo giudice. Possiamo solo ribadire alcuni concetti di massima che però non sono da sottovalutare: non c’è dubbio che una sonorità   prodotta analogicamente sia a livello acustico più “interessante” della rivale digitale, per una serie di motivi tra cui la “natura” del suono, o meglio di come esso si propaga nell’aria, cioè analogicamente, sfruttando principi meccanici.

riverbero digitale

Chiaramente anche un effetto risulta al nostro orecchio più naturale se è creato analogicamente tramite principi meccanici come la vibrazione/riflessione di superfici più o meno rigide. Di contro un riverbero digitale non utilizza nessun principio meccanico ma solo opportuni microchip che emulano elettricamente. Detto cosi sembrerebbe una lotta impari, ma c’è un altro fattore da considerare: il costo e la praticità !
Sistemi di riverberazione analogica ottimale richiedono ingenti investimenti economici, nonché manutenzione costante mentre sistemi di riverberazione digitale richiedono poche centinaia di euro, forse anche nessuna spesa se utilizzati in ambito software.
Questo, esteso a livello di tutta la produzione musicale, ha concesso agli operatori di settore una versatilità   e velocità   di lavoro che l’analogico non ha mai concesso. In termini di “produzione musicale” ciò significa maggiore “possibilità   artistica” e ci viene da domandare se il digitale, in questo senso, non abbia colmato in qualche modo la presunta “superiorità ” dell’analogico. Discorso chiuso, “ai posteri l’ardua sentenza”!

Riassumendo il riverbero digitale cerca di ricreare una riverberazione attraverso accurati algoritmi di calcolo. Processori digitali di ultima generazione hanno addirittura implementato funzioni di controllo che nei sistemi di riverberazione analogica non c’erano, come il controllo sul pre-delay e la possibilità   di variare non solo la grandezza della stanza virtuale ma anche le sue fattezze! Detto questo non entreremo nel panorama delle tantissime tipologie di riverberi digitali, ne nelle loro possibilità ; basti pensare alla sterminata quantità   di prodotti software plug-in, anche free, che hanno quasi totalmente sostituito l’utilizzo hardware (e non solo nel processo di riverberazione)!

Ci soffermeremo,però, su una interessate tecnica di riverberazione digitale che rappresenta una specie di “fusione” tra il mondo analogico e quello digitale: la convulsione.

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4 risposte

  1. ANTONIO CAGGIARI ha detto:

    Desidererei sapere se àƒÂ¨ possibile con un buon preamplificatore microfonico (per voce)avere piàƒÂ¹ bassi in uscita nell’impianto, perchàƒÂ¨ con la sola regolazione del mix non riesco ad ottenere la qualita della voce che voglio.
    Grazie

  2. admin ha detto:

    Per registrare in digitale sicuramente un pre amplificatore microfono àƒÂ¨ necessario e tutto il suono del microfono migliora. Spesso anche alcune schede sonore ne hanno uno incorporato come la mia Edirol ua4 FX.

  3. langianese sebastiano ha detto:

    BUONASERA dovri costruirmi un box per suonare col mio gruppo e diamo fastidio al condominio come posso coibentarlo per non dare fastidio alvicinato coraterstiche tecniche dell’box pannello poliuretano sp.40 protetto da lamiera ambo i lati compreso il tetto il pavimento e di mdf.sp.20mm. quali altri suggerimenti ,mi consigliate di apportare per evitare fastidi ai condomini grazie .sebastiano

  4. admin ha detto:

    La lamiera in quale materiale àƒÂ¨?
    Importante àƒÂ¨ stare attenti alla porta, dove potrebbero esserci delle fughe sonore e ai giunti degli angoli. Per isolare potresti anche usare dei pannelli in cartongesso con lana di roccia dentro. Usando questi materiali, se metti in opera bene i pannelli puoi arrivare ad un abbattimento sonoro del 50% circa.
    Invece per isolare maggiormente dovresti usare il piombo, ma te lo sconsiglio, sia per il costo sia perchàƒÂ© àƒÂ¨ tossico.

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