Equalizzatore grafico
L’equalizzatore grafico è piuttosto comune, presente in molti apparecchi audio sia professionali sia di uso
consumer, presente anche nella maggior parte dei riproduttori multimediali di cui è dotato il nostro computer.
Possiede un certo numero di bande prefissate di frequenza, con campana fissa * e relativi controlli che ne
regolano il guadagno e l’attenuazione. Le bande di frequenza regolabili possono essere 2 o 3 nei modelli più
commerciali (bassi, indicativamente sotto i 300 Hz; medi, sotto i 3 KHz; alti, sopra i 3 KHz) oppure anche diverse decine: è il caso degli equalizzatori grafici di maggior qualità che vanno da 10 punti di intervento fino a 31.
In base al numero di punti di intervento assumono un nome tecnico: “a ottave”, a 1/2 di ottave”, “a 2/3 di ottave” “a 1/3 di ottave”.
Prima di analizzarli proviamo a chiarire il significato di “ottava” in acustica.
Per “ottava” si intende il rapporto tra due frequenze l’una doppia dell’altra, cioè l’una che “vibra” il doppio
più veloce di un altra: F2 = 2F1( oppure F1 = 1/2F2 nel caso si esamini il fenomeno dal punto di vista della
frequenza che vibra la metà di volte rispetto all’altra).
In termini di note musicali avremo due stesse note ma distanti 12 semitoni l’una dall’altra.
Detto ciò, se prendiamo a riferimento il LA 440, utilizzato per l’accordatura degli strumenti musicali, avremo
che: F2 =2*440 cioè 880Hz, oppure F1 = 1/2 440 cioè 220Hz, rispettivamente il LA ad una ottava superiore e ad una ottava inferiore.
Torniamo al nostro equalizzatore grafico.
– “A OTTAVA”: significa che c’è un punto di intervento per ogni ottava della banda audio: posto che la banda audio
si estenda da 20 Hz a 20 kHz (o 20.000 Hz: 1000Hz=1KHz) e posto che partiremo dal nostro LA 440 avremo:
27.5Hz – 55hz – 110HZ – 220HZ – 440HZ – 880HZ – 1760HZ – 3520HZ – 7040HZ – 14.080Hz
In realtà equalizzatori grafici che utilizzino suddetta divione sono molto rari poiché la ISO ( International
Organization for Standardization) ha stabilito che in acustica, e quindi in tutti gli apparecchi di elaborazione
acustica,il punto di partenza sia 1000Hz e non 440Hz.Quindi avremo piu comunemente i nostri punti di intervento a:
31,5Hz – 63Hz – 125Hz – 250Hz – 500Hz – 1000Hz- 2000Hz – 4000Hz – 8000Hz – 16000Hz
Essendoci dieci punti di intervento utili (cioè relativi a frequenze udibili: infatti non vedremo mai punti di
intervento a 15,75 Hz o 32000 Hz in quanto frequenze non udibili) gli equalizzatori grafici a ottava vengono
comunemente chiamati anche equalizzatori a “dieci bande”.
(tuttavia potremmo trovare anche altre tipologie di suddivisione che non rispettano rigidamente la suddivisione
per ottava, come ad esempio: 100hz, 200hz, 400hz, 600hz, 1kz, 3kz, 6kz, 12kz, 14kz, 16kz, oppure
31,5Hz,63Hz,125Hz,250Hz,500Hz,1KHz,2KHz,5KHz,10KHz,20KHz…)
– “A 2/3 di OTTAVA: significa che c’è un punto di intervento ogni 2/3 di ottava.
In questo caso la suddivisione non sarà mai perfetta ed avremo delle approssimazioni.
Quella più comune è:
25Hz, 40Hz, 63Hz, 100Hz, 160Hz, 250Hz, 400Hz, 630Hz, 1KHz, 1.6KHz, 2.5KHz, 4KHz, 6.3KHz, 10KHz, 16KHz
In questo caso l’equalizzatore verrà definito “a 15 bande”.
– “A 1/2 di OTTAVA”: significa che c’è un punto di intervnto ogni “mezza-ottava”. Oppure quatro punti di
intervento ogni due ottave, cosi come è piu facile capire da questa famigerata suddivisione:
Se l’equalizzatore ad ottave ha 10 bande, questo che è a mezze-ottave ne possiede ovviamente 20.
– “A 1/3 di OTTAVA”: significa che possiede tre punti di intervento ogni ottava.E’ il tipo di equalizzatore con
più punti di intervento; ben 31! Utilizzato principalmente in ambito professionale per correzioni acustiche si
presenta generalmente cosi:
20Hz-25Hz-31Hz-40Hz-50Hz-62Hz-80Hz-100Hz-125Hz-160Hz-200Hz-250Hz-320Hz-400Hz-500Hz-640Hz-800Hz-1000Hz-
1250Hz-1600Hz-2000Hz-2500Hz-3200Hz-4000Hz-5000Hz-6400Hz-8000Hz-10000Hz-13000Hz-16000Hz-20000Hz
con evidenti approssimazioni.
* Abbiamo parlato di campana fissa. Ebbene specificare,tuttavia, che ci sono equalizzatori grafici che prevedono due tipologie di campanatura: “costante” e “proporzionale”.
Nel primo caso la campana rimane effettivamente uguale, nel secondo caso varia proporzionalmente all’incremento(o decremento) del guadagno; cioè più si varia il volume del punto di intervento su cui agisco e più la campana si “stringe” automaticamente affinché l’intervento rimanga il piu possibile circoscritto alla frequenza “spippolata”.
Un ultima specifica; negli equalizzatori grafici software c’è la possibilità di variare “manualmente” la
campanatura con un unico controllo che vale per tutti i punti di intervento.