Noise gate

Cosi come il LIMITER è una estrema compressione,il NOISE GATE puo essere considerato un estremo EXPANDER,
cioè un processo che tende ad abbassare cosi tanto il segnale audio sotto la soglia impostata da ridurlo
al silenzio o quasi: un ottimo noise gate può abbassare di circa 80dB il segnale, che è tantissimo ma
non è proprio silenzio assoluto, anche in considerazione dell’inevitabile rumore che introduce il
processore stesso.Ecco perché oltre alla definizione di NOISE GATE abbiamo anche quella di NOISE REDUCTION.
Tuttavia, poiché non esistono in natura condizioni di silenzio assoluto, gli 80 dB di
riduzione di segnale sono piu che sufficienti a rendere “impercepibile” il segnale coinvolto, tanto da
farci considerare questo processore come un vero e proprio “cancello” che “chiude ” un segnale audio
indesiderato.

I parametri di un NOISE GATE sono analoghi agli altri processori di dinamica.
Abbiamo un

  • INPUT/OUTPUT
  • THRESHOLD che regola il livello di segnale per l’intervento
  • ATTACCO che controlla il tempo di “chiusura” del cancello
  • RELEASE che controlla il tempo di “riapertura” del cancello

poi abbiamo, nei processori di maggiore qualità  , altri parametri come

-RANGE: è sostanzialmente un secondo threshold con il quale si puo impostare un secondo livello dopo il
quale il noise gate riaprirà   il cancello. Se per esempio impostiamo la soglia a -10dB e il Range a -30dB
avremo il gate che lavora solo sul segnale tra -10dB e -30dB.

-HOLD: mantiene il livello di apertura(cioè noisegate non funzionante)ancora per un po, anche dopo che il
segnale è sceso sotto la soglia impostata; è una specie di “ritardante” del processo di gating…

-FILTRI: in genere sono filtri “rigetta banda”, cioè filtri che danno la possibilità   di poter meglio
centrare il range di frequenze su cui applicare il gating.

-SIDECHAIN: alcuni noisegate sono corredati di questa funziona che permette di pilotare la chiusura del
cancello tramite una sezione di equalizzazione, oppure uno strumento esterno.

Infine, ci sono processori (per lo più software) che permettono un controllo “dinamico” ed “intelligente”
del processo di gating: attraverso degli ulteriori controlli si può decidere di quanti dB effettuare
il gating. E’ il caso più specifico del “noise reduction”.

In genere il noise gate è integrato in apparecchiature multifunzione, come ad esempio il mixer
o il compander(compressore+expander). I noise gate più sofisticati sono unità   a sé stanti, impiegate in
studi radiotelevisivi e di registrazione, e possono includere varie regolazioni aventi il fine di
ottimizzare la soglia di chiusura e di riapertura nonché il profilo dellà¢â‚¬â„¢intervento.

Altri sistemi di riduzione dei disturbi acustici si basano su una loro variazione di frequenza
o di fase. In pratica, quando si manifesta un fenomeno di feedback acustico(larsen), là¢â‚¬â„¢apparato provvede a
spostare la frequenza o la fase del segnale di quel tanto che basta per far cessare il fenomeno.
In pratica si opera in modo da decorrelare il segnale utile dal rientro di se stesso
cosi che la loro somma, ad ogni giro di feedback, non raddoppi di potenza.

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