Equalizzatori attivi e passivi
Gli equalizzatori passivi utilizzano solo componenti passivi, che non necessitano di una alimentazione e
dunque non possono realizzare un reale aumento del guadagno. Generalmente quando il guadagno dei punti di intervento viene posto al massimo il segnale non viene alterato, cioè non viene processato, mentre viene processato in attenuazione quando i punti di intervento lavorano in “negativo”: in pratico si tratta di una tipologia di eq. dove i punti di intervento sono dei “cancelli” che se stanno al massimo lasciano passare il segnale intatto, ma man mano che si “chiudono” producono equalizzazione. Il loro principale difetto è che introducono una leggera caduta sul segnale a causa della perdita sui componenti passivi.
Equalizzatori attivi utilizzano componenti elettronici attivi quali i transistor dunque consentono un reale
aumento del guadagno. Tuttavia a causa della circuiteria attiva si possono introdurre maggiori distorsioni nonché del rumore anche se ciò avviene solo utilizzando equalizzatori attivi di scarsa qualità . dunque si richiede a questo tipo di equalizzatore una maggiore qualità della componentistica che si accompagna, inevitabilmente, ad un maggior costo rispetto agli equalizzatori passivi.