Insegnante di pianoforte – Come Scegliere il Maestro
A mio avviso il pessimo docente è quello che non ha esperienza di didattica.
Ci sono parecchi neo diplomati, molto bravi nel suonare, che nel momento in cui si trovano dinanzi a se degli allievi, spesso bambini vanno in crisi.
Il pessimo insegnante è anche quello che parla poco, che spiega poco le cose.
Avevo una docente al conservatorio che diceva poche parole a lezione: a mio avviso così non va.
Il docente di pianoforte deve spiegare, trasmettere tutto quello che sa e stimolare.
Poi, per esempio, diffiderei molto di quelli che dicono: per la prossima volta suona questo (senza neanche spiegare di che si tratta) e anche di quelli che correggono solo le note sbagliate, senza offrire una risoluzione ai problemi tecnici dell’alunno, ma scaricando tutto su di esso il peso di farlo.
Verba volant, scripta manent.
Anche quelli che scrivono poco sullo spartito non mi piacciono.
A Keith Jarrett nel suo libro hanno chiesto: chi è per te il miglior maestro di pianoforte?
Keith ha risposto : quello che più ci tiene che tu impari.
Valore di un insegnante pianoforte
Il discorso della validità del maestro di pianoforte è abbastanza complesso, poi saperlo riconoscere è ancora più difficile, soprattutto per persone inesperte.
Se è diplomato già è una garanzia in più.
Certo non basta parlare per trasmettere dei concetti e che i giudizi si basano sui risultati.
Però credo che la dialettica tra insegnante ed allievo sia fondamentale per apprendere un arte: se un bambino o un ragazzo si trova di fronte un maestro ermetico e duro, non in grado di instaurare una dialettica, allora secondo me non va bene.
Un pessimo maestro è anche colui che non suona mai il piano.
Ho avuto decine di maestri ed anche io sono un maestro (seppur essenzialmente di bambini ed hobbisti).
Il peggior maestro che ho avuto era quello che, per esempio, mentre suonavo lui andava nell’altra stanza a lavarsi i denti, o che invece di fare un’ora di lezione ne faceva 40 minuti di cui 20 passati a suonare lui, tanto per suonare.
Spiegava le cose in maniera disorganica, con sufficienza, anche se lui era un ottimo pianista e anche relativamente famoso nell’ambiente.
Mi sono portato problematiche tecnico teoriche per anni ed anni a causa di questo, credendo che ero io che non capivo le cose. In realtà i concetti o non erano spiegati o venivano spiegati male e non si controllava se erano stati appresi fino in fondo e correttamente (mi riferisco a tecniche di improvvisazione jazz ed armonia)
Fondamentale è che il maestro controlli, intervenga e faccia di tutto affinche l’allievo capisca bene dei concetti e li metta in pratica (in qualsiasi forma di musica, dal classico al jazz ed al pop)
Maestro di pianoforte : requisiti
Tutto questo, ovviamente, richiede conoscenza delle cose, dialettica, ma anche fatica e sforzo affinché le cose si realizzino nell’allievo e si controlli che le cose siano state apprese appieno.
Ecco quindi, spiegata la frase di Keith Jarrett.
L’ideale sarebbe riconoscere all’inizio un pessimo maestro e cambiare prima possibile se occorre.
Quindi, Improvviso, anche se dici cose giuste e vere , e cioè che il buon maestro si vede dai risultati, può anche essere che una volta che i risultati non si vedono, il pessimo insegnante abbia causati danni alla carriera del pianista, il quale si trova, come nel mio caso costretto a ricominciare un certo studio da capo.
Differenti insegnati di piano
Occorre anche distinguere di che livello tecnico di didattica parliamo: se per bambini o per post diplomati o per adulti che iniziano. Ed anche per genere musicale (classica, jazz, blues, pop, rock)
Infatti, per esempio, capita spesso che grandi insegnanti di post diplomati non sanno insegnare a bambini di 7 anni o viceversa, che ottimi insegnati per bambini non sono in grado di insegnare ad un neo diplomato.
Inoltre molti jazzisti non sono assolutamente in grado di insegnare pianoforte classico per diplomati che si devono specializzare e viceversa grandi insegnanti di Conservatorio non sanno nulla di didattica (e non solo) di improvvisazione (jazzistica o in genere).
Neo diplomato in pianoforte
Quello che porta lontano le persone è la volontà . La voglia di ottenere o raggiungere traguardi.
Mio nonno diceva sempre: “E’ meglio un asino vivo che un dottore morto!”
E’ meglio un neo diplomato con tanta voglia di trasmettere le cose che ha imparato che tanti professoroni svogliati con tanto di curriculum ed esperienza.
Quindi, come giustamente dice, Novellina, non bisogna generalizzare nel dire che tutti i neo-diplomati non sono ottimi insegnati.
Fatto sta, però, che la didattica e l’esperienza sono elementi essenziali di un ottimo insegnante, soprattutto sul piano.
Ho 62 anni e ho sempre sognato di suonare sia il pianoforte come pure l’organo (che amo di più) e anche la fisarmpnica; non ho mai avuto il tempo di andare a scuola di musica (ho una attività in proprio), ma adesso è ora che mi decida a farlo; abito in provincia di Monza, a chi posso rivolgermi per un buo maestro? grazie
Potresti spararti alle cervella ma non lo troveresti mai! L’ambiente dei piano si basa sul pregiudizio e quindi t i prenderebbero solo soldi alla tua eta’
Dopo 3 mesi di studio mi mettono davanti Erik Satie – Gymnopédie…premetto io suono da anni la chitarra conosco la musica ma non bene. Imparo a memoria i pezzi perchè non riesco ancora a leggerli eppure con l’insegnante di teoria e base musicale neanche un assaggio…l’insegnante è praticamente muta e rigida e ti mette a disagio (io quasi 40 anni) lei( 19 anni)…ma come possono pretendere che una “persona ancora così acerba” possa insegnare? Ora cambio ovviamente…Attenzione a chi si spaccia per insegnante!!!Saper suonare è una cosa insegnare è diverso…ci vuole anche un po di psicologia per fare insegnamento…!
potrei commentare varie affermazioni relative all’insegnamento in generale che ad esempio un conto sono le conoscenzee d un altro l’esperienza. Per quanto riguarda il pianoforte spero di trovare una persona adatta ad insegnare ad una donna matura come me, certo no uno studente per quanto bravo e forse neanche un neo diplomato…mi consiglierò coi miei amici musicisti…anche se di altri strumenti